TESTIMONIANZE DEL RITIRO DELLA

PRE-CAPITOLARE

ALA  DI  RISERVA
di Maria Angela Macrì 08-09.05.16

“Ala di riserva” è probabilmente la poesia più conosciuta di Don Tonino. E’ una preghiera che prende spunto da un’antica leggenda che narra di angeli con un’ala sola che possono volare solo se abbracciati.

Pensate se ognuno di noi avesse la necessità di volare ma non potesse farlo perché ha una sola ala. Solo allora ci renderemo conto di questo l’altro per noi sia fondamentale;

è grazie all’altro se ci sentiamo completi, è grazie all’altro se possiamo condividere gioie e dolori; è grazie all’altro se riusciamo a rialzarci dopo ogni caduta.

Ma soprattutto è grazie all’altro e nell’altro che possiamo ritrovare Dio e molto spesso non ce ne rendiamo conto perché se a scuola o a lavoro abbiamo a che fare con un prossimo molesto e insopportabile, quello per noi non è più un angelo con un ala sola che potrebbe aver bisogno di noi per librarsi in volo;

o viceversa potremmo aver bisogno noi di lui per perseverare nella pazienza o in altre virtù e solo allora volare in libertà verso Dio; ma rimane semplicemente la persona che voglio evitare perché mi scoccia.

Partendo da questa bellissima poesia bisogna invece impegnarsi, io per prima, ad accogliere come ha fatto Don Tonino, il dono della vita e con questo, il dono del prossimo; chiunque esso sia!

LA GIFRA: MI SENTO A CASA!
di Francesca Trane

La Gifra è la fraternità dei giovani che si sentono chiamati dallo Spirito Santo a fare l'esperienza della vita cristiana alla luce del messaggio di S. Francesco, all'interno della famiglia francescana. 

Sin da piccola ho sempre frequentato quest'ambiente. Dall'essere Araldina, mi sono ritrovata a diventare una gifrina all'età di 14 anni. Ricordo ancora la mia prima riunione.

Eravamo tutti seduti in cerchio nel chiostro del nostro convento, ed era una sensazione strana, perché tutti quelli che fino a quel momento erano stati i miei animatori da un momento all'altro sono diventati i miei compagni in questo cammino.

Dico cammino perché più che definirla una semplice esperienza per me è molto di più. Un cammino ricco di emozioni e sensazioni non solo positive, ma anche negative; ed è proprio da quelle che impariamo qualcosa e riusciamo a crescere.


Mi sono sentita sin dal primo momento a mio agio, non mi hanno mai fatto notare la differenza di età e questo ci ha reso una grande famiglia.

Ci sono stati, oltre a questo, altri motivi che mi hanno spinta a continuare e a farmi vivere al 100% questo percorso.

Ero in un'età critica di conseguenza i litigi con i miei genitori e le incomprensioni erano frequenti. Bastava un sorriso di Padre Francesco, un abbraccio di Carmelo, una carezza di Betta, un come stai di Laura, per cambiarmi la giornata.

Mi sentivo e mi sento a casa.
Consiglio a tutti di intraprendere questo cammino perché ti cambia, ti aiuta a crescere e a maturare, sia  a livello spirituale ma anche umano.

E credetemi che le emozioni che provi e le amicizie che nascono non sono solo il frutto di questo cammino all’insegna della vita cristiana, ma anche un cammino caratterizzato dalla quotidianità.